Siglata l’ipotesi di accordo per rinnovo del contratto collettivo della vigilanza privata e servizi fiduciari. Un risultato essenziale per il rilancio del settore.
È con grande soddisfazione che ASSIV, l’Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari, comunica di aver raggiunto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto, dopo una lunga e complessa trattativa con tutte le parti coinvolte, e cioè con Fisascat, Filcams e Uiltucs, e con trattativa autonoma, con Ugl Sicurezza. Si tratta di un obiettivo per il quale ASSIV si è spesa senza riserve, nella consapevolezza dell’importanza di un rinnovo oramai non più procrastinabile. Maria Cristina Urbano sottolinea come, dopo un decennio, tutte le sigle sindacali hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo, ricomponendo la frattura creatasi nel 2013, ponendo così le basi per una rinnovata stagione di relazioni sindacali.
“Siamo convinti – ha affermato la Presidente di ASSIV, dott.ssa Maria Cristina Urbano – che il contratto in questione sia sostanzialmente migliorativo rispetto a quello scaduto da ben 8 anni, con indubbi e rilevanti vantaggi a favore dei nostri lavoratori, ai quali riconosciamo l’abnegazione e la professionalità con le quali svolgono quotidianamente il loro servizio a beneficio della comunità nazionale. Al contempo, le nuove previsioni contrattuali garantiscono la sostenibilità finanziaria per le nostre aziende, impegnate da oltre un decennio in un gravoso percorso di qualificazione e professionalizzazione che ha richiesto, e continuerà a richiedere, ingenti investimenti in formazione, strumenti e tecnologie”.
In estrema sintesi, il contratto prevede aumenti retributivi per complessivi 140 euro mensili entro aprile 2026, con un primo incremento pari a 50 euro a partire da giugno di quest’anno. È inoltre previsto un versamento, per le sole GPG, di una tantum di 400 euro, o, alternativamente in forme di welfare. Per le Guardie Private Giurate, ossia per il personale armato, viene rivista la tempistica per il passaggio di livello, riducendo a 18 mesi il servizio in permanenza al 6° livello e sempre 18 mesi per la promozione dal 6° livello al 5°, mentre viene azzerato il livello di ingresso F per i servizi fiduciari (non armati) e ridotta a 18 mesi la permanenza al livello E.
“L’accordo raggiunto – ha proseguito la dott.ssa Urbano – rappresenta un grande risultato, nella consapevolezza che il comparto della vigilanza privata, nonostante il ruolo sempre più importante rivestito dalla tecnologia, rimane uno dei settori maggiormente labour intensive della nostra economia, pur dovendosi confrontare costantemente con appalti pubblici che continuano a basarsi, insensatamente e contro le previsioni di legge, sul massimo ribasso. Il combinato disposto di questi due elementi e la normativa di settore, che impone alle aziende sempre maggiore qualificazione e capacità tecnico-organizzativa-finanziaria, ha ridotto nel tempo lo spazio di manovra per miglioramenti salariali che, pure, le aziende auspicano. Siamo pienamente convinti, tuttavia, che il nuovo contratto di lavoro contribuirà a migliorare in misura significativa le condizioni retributive dei nostri lavoratori, costituendo al contempo la premessa per un ulteriore rilancio del comparto. Comparto, è bene ricordarlo, incardinato nel sistema sicurezza del Paese e che svolge funzioni essenziali per l’intera economia nazionale”.
Nel riconoscere la disponibilità al confronto, a tratti aspro, dimostrata dalle rappresentanze sindacali del settore, ASSIV è convinta che l’accordo unitariamente raggiunto darà ulteriore spinta alla sempre maggiore qualificazione del comparto.